Mondiali fotografia Subacquea. Messico. Secondo Giorno: La seconda giornata della squadra azzurra è iniziata alla grande! La prima immersione prevista dall’allenamento è a Los Islotes, una delle località e dei campi gara dove è possibile interagire da vicino con i leoni marini. Dopo un’ora e 45 minuti di navigazione il team raggiunge la destinazione, trovandosi di fronte una vasta colonia di leoni marini supini a prendere il sole sugli scogli. Alcuni di questi simpatici mammiferi ogni tanto si tuffano in acqua per cacciare o per giocare con gli snorkelisti e i subacquei di turno, mentre il resto del branco continua indisturbato a oziare. All’arrivo della squadra, i piccoli di leone marino iniziano a girargli intorno come api, guizzando a destra e sinistra in attesa di essere immortalati da qualche fotocamera.
Non molto distante dagli scogli dove ozia la colonia è presente anche una piccola grotta, un vero e proprio “covo dei leoni” dove i piccoli non aspettano altro che poter mordere in modo giocoso le pinne dei subacquei, i cappucci, le torce e tutti gli altri accessori che destano la loro attenzione. I fotografi della nazionale e le modelle non sono scampati ai loro divertimenti ma, in compenso, hanno raccolto numerosi scatti ravvicinati di questi mammiferi giocherelloni. Addirittura un leone non mollava la presa dal fotografo Francesco Visintin, mordendogli sempre i guanti, le pinne gialle e i braccetti dei flash. Anche le modelle se la son vista bella in mezzo alla colonia, dove i leoni non cercavano di far altro che mordere le bolle, il loro capelli e il primo stadio dell’erogatore. Dopo un’ora e mezza di immersione in pochi metri d’acqua e dopo tutti i teneri morsi ricevuti da questi divertenti cuccioli, è ora per il team di rientrare in barca e vedere le foto scattate in questo primo e intenso allenamento della giornata.
Il pomeriggio del secondo giorno dei mondiali fotografia subacquea continua con una seconda immersione al relitto e campo gara Fang Ming, una nave di 46 metri adagiata su un fondale di 15-18 metri. Le murate dell’imbarcazione, alte e incrostate dagli organismi marini, sono ricche di oblò e aperture che consentono alla squadra di poter entrare con le modelle all’interno per raccogliere diversi scatti in silhouette tra le rovine della nave. Terminato il secondo allenamento è l’ora di un po’ di divertimento e relax per la nazionale italiana e, dulcis in fundo, ecco che il diving li conduce alla baia degli squali balena. In gruppo, l’intera squadra si lancia dalla barca per intraprendere uno snorkeling indimenticabile con questo gigante del mare a pois. Ognuno ha la sua go pro e la macchina fotografica per immortalare lo squalo di fronte e di lato mentre, indisturbato, si nutre di plancton.
Non hai letto come è cominciata l’avventura dei mondiali fotografia subacquea: leggi qui il primo giorno dei Mondiali di Fotografia Subacquea Messico 2017
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